Non è possibile contare con precisione le generazioni di agricoltori che hanno usato la poltiglia bordolese per difendere le proprie vigne. Di certo sono tanti. Dai catini in legno dove veniva neutralizzato con latte di calce il solfato di rame si è arrivati oggi a formulati di elevata qualità, pronti alla dispersione in acqua. Anche le dosi a ettaro sono progressivamente diminuite grazie proprio al continuo perfezionamento delle formulazioni. Non è quindi un caso che a distanza di oltre un secolo dal suo esordio sulle scene fitosanitarie europee la poltiglia bordolese continui a difendere la propria fetta di mercato. In termini chimici, il solfato di rame è un sale solubile in acqua che per il suo impiego viene neutralizzato con idrato di calce. Questo processo mira alla riduzione dell'acidità tipica del solfato e genera il composto ormai ben noto col nome di poltiglia bordolese. In passato, quando le poltiglie venivano realizzate nei famosi "catini", se il composto ottenuto era acido il prodotto aveva un'azione pronta, ma poco persistente e più aggressiva. Se risultava più spostato verso l'alcalino risultava più persistente e selettivo per la vite, ma anche meno efficace. Oggi, come già detto e con buona pace dei catini, esistono in commercio poltiglie bordolesi preparate industrialmente e già pronte all'uso. Si tratta di prodotti che rispetto al solfato di rame risultano di più facile impiego.
I formulati in commercio
Ancora cospicuo appare il numero di registrazioni circolanti in Italia del cosiddetto "solfato di rame neutralizzato", nome ufficiale della sostanza attiva. Al momento risultano infatti in commercio 38 differenti formulati che lo contengono a vario titolo, di cui ben otto sono di Cerexagri e sette di Manica. Prevalentemente Xi, tra le formulazioni si possono trovare però anche dei Non classificato e degli Xn, nocivo (per visionare tutti i formulati clicca qui e poi "ricerca preparati"). Nella seguente panoramica ne verranno quindi citati solo alcuni fra i tanti, solo a titolo puramente esemplificativo e sempre nel rispetto della regola generale riportata nella nota in calce all'articolo. Procedendo in ordine di concentrazione crescente di sostanza attiva, troviamo Bordoflow New (Manica), una SC al 10%. Segue la Bordolese 13 PB (Terranalisi), una polvere bagnabile al 13%. Poco più su in concentrazione si posiziona Bioram Flow (Chemia), una dispersione acquosa concentrata al 15,2% di sostanza attiva. A fare cifra tonda i pensano la Poltiglia Caffaro 20 DG (Sumitomo), Siaram 20 DH (Siapa) e Selecta Disperss (Cerexagri), i quali sono tutti formulati in granuli idrodispersibili al 20%. Tutte le formulazioni citate sono classificate Xi, irritante.
Nota: i formulati selezionati fra i diversi disponibili in banca dati sono stati scelti in funzione della presenza di materiali scaricabilimessi a disposizione delle aziende. Questo per favorire eventuali necessità di specifici approfondimenti da parte del lettore
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